Elredo de Rievaulx

L’Amicizia come fonte del dialogo

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Abate cistercense di Rievaulx, nasce nel 1110 a Hexham nello Yorkshire (Inghilterra) da nobile famiglia. Trascorse, come paggio, la giovinezza (1124-33) alla corte di David 1º re di Scozia. Inviato (1133) dai re David in missione a Rievaul (Yorkshire), abbracciò subito la vita monastica nell’abbazia di Rievaulx, seconda fondazione cistercense in Inghilterra (1131) per opera di Walter Espec e col concorso di S. Bernardo. Nel 1141 fu maestro dei novizi. Ma già nel 1142, in età di 32 anni fu scelto come primo abate di Revesby (Lincoishire), filiale di Rievaulx. Nel 1146 fu preposto alla casa madre di Ríevaulx, che resse fino ala sua morte. Molti furono i suoi scritti ma, i più interessanti sono le opere teologico-ascetiche tra le quali: Lo specchio della carità, sua principale opera spirituale; L’amicizia spirituale; La regola per le recluse, scritto per la sorella reclusa; Gesù dodicenni; etc. Soffri molto di gotta, gli ultimi 10 ani della sua vita. Morì il 12 gennaio 1167 Ríevaulx.

(CECCHETTI IGINO, Enciclopedia Cattolica, 1948 — Roma— pag. 335)

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"Avvicinati ora, fratello! E dimmi per quale ragione poco fa, mentre io provvedevo con cose carnali a quegli uomini carnali, tu te ne stavi seduto da solo, un po’ in disparte da noi, ed ora volgevi lo sguardo qua e là, ora ti passavi la mano sulla fronte, ora ti accarezzavi i capelli con le dita, ora, mostrando sul viso disappunto, ti dolevi, col continuo mutare dei volto, come se ti fosse capitato qualcosa di spiacevole". "è proprio così. Chi, infatti, avrebbe la pazienza di sopportare che per tutto il giorno non so quali esattori del faraone ti abbiano a disposizione, e noi, invece, a cui tu sei debitore in modo speciale, non possiamo avere con te se non un raro colloquio"?

É d’obbligo accontentare anche coloro dai quali ci aspettiamo dei vantaggi o temiamo qualche danno. Ora però che quelli se ne sono finalmente andati, mi è tanto più gradita la solitudine quanto più molesto è stato il precedente fastidio. La fame, infatti, è il miglior condimento dei cibo , e il miele o le altre spezie non rendono il vino così gustoso quanto una sete ardente l’acqua.

Pertanto questa nostra conversazione, come un cibo o una bevanda spirituale, ti riuscirà forse tanto più piacevole quanto più grande è stata l’arsura che l’ha preceduta. Fatti animo, dunque, e non tardare a palesare ciò che poco fa ti apprestavi a tirar fuori dai tuo cuore inquieto".

AELREDO DI RIEVAULX,. L’Amicizia Spirituale, libro II, 1-3, a cura di Giovanni Zuanazzi, Fonti Cristiani per il terzò millennio, Roma 1927, p. 86).

 

Tradução Portuguesa:

A Amizade como fonte de dialogo

"Aproxime-te agora, irmão! E dize-me por qual razão há pouco, enquanto eu provia com coisas carnais aqueles homens carnais, tu te sentavas sozinho, um pouco distante de nós, e ora voltavas o olhar aqui e ali ora passavas a mão sobre a fronte, ora acariciavas os cabelos com os dedos, ora demonstrando desapontamento, sofrias com a continua mudança de aspecto, como se te acontecesse algo de desagradável.

Decerto assim é. Quem, de fato, teria a paciência de suportar que o dia inteiro esses feitores do Faraó , dispusesse de ti, enquanto nós ao invés a quem tu és devedor de modo especial, não tenhamos podido ter contigo se não um raro colóquio?

É de obrigação contentar também aqueles dos quais esperamos (receber) vantagens ou tememos algum mal. Agora, porém, que eles finalmente, já foram embora, a solidão me é tanto mais grata quanto mais modesto foi o precedente jejum. Com efeito, a fome, é o melhor tempero do condimento, e o mel ou as outras doçuras não tornam o vinho tão saboroso quanto uma ardente sede a água.

Portanto, esta nossa conversação, semelhante a um alimento ou bebida espiritual, será para ti tanto mais agradável quanto maior terá sido o ardor que a precedeu. Então, coragem , e não demores a revelar aquilo que a pouco te apressavas a extrair de teu coração inquieto".

(traduzido Por Ir. Alberico J. O.Cist.)


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